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Innamorati della conoscenza, da 25 anni

Prometeo (ri)crea l'uomo con il fuoco della conoscenza, Jean-Simon Berthélemy, Jean-Baptiste Mauzaisse, Louvre, particolare. Crediti: © Marie-Lan Nguyen / Wikimedia Commons
Prometeo (ri)crea l'uomo con il fuoco della conoscenza, Jean-Simon Berthélemy, Jean-Baptiste Mauzaisse, Louvre, particolare. Crediti: © Marie-Lan Nguyen / Wikimedia Commons
Prometeo plasma l'uomo e lo anima con il fuoco dal cielo, Hendrik Goltzius. Crediti: Los Angeles County Museum of Art
Prometeo plasma l'uomo e lo anima con il fuoco dal cielo, Hendrik Goltzius. Crediti: Los Angeles County Museum of Art
La formazione dell'uomo a opera di Prometeo con l'aiuto di Atena, Louis de Silvestre. Crediti: Wikimedia Commons
La formazione dell'uomo a opera di Prometeo con l'aiuto di Atena, Louis de Silvestre. Crediti: Wikimedia Commons
Prometeo con il fuoco, Jan Cossiers (a sinistra); Prometeo porta il fuoco al genere umano, Heinrich Füger (a destra). Crediti: Wikimedia Commons
Prometeo con il fuoco, Jan Cossiers (a sinistra); Prometeo porta il fuoco al genere umano, Heinrich Füger (a destra). Crediti: Wikimedia Commons

Servizio comunicazione istituzionale

14 Febbraio 2021

Nel 2021 la nostra Università compie 25 anni. 25 anni dedicati con passione allo sviluppo della conoscenza attraverso formazione, ricerca scientifica e condivisione del sapere con la società. Oggi, giorno di San Valentino, è l'occasione per ribadire il nostro amore per la conoscenza e lo facciamo insieme al nostro Rettore, Prof. Boas Erez, con una riflessione sul significato del “fare” conoscenza. 

«Creare conoscenza e trasmetterla è la caratteristica fondamentale di un'università», sottolinea subito il Rettore. «Per l'USI, come per altri istituti, il fare conoscenza ci legittima nei confronti delle istituzioni e dei cittadini che ci sostengono, e ci nobilita verso la società nel suo insieme. D'altronde, non potremmo fare altro ed è anche ciò che abbiamo sempre fatto, e che continueremo a fare. È la nostra stessa ragion d'essere naturale. È la molla che anima la nostra missione di formazione, ricerca scientifica e condivisione del sapere. È la motivazione che spinge i nostri 3'350 studenti, i nostri oltre 350 tra professori e docenti, i nostri 650 dottorandi e ricercatori, che insieme ogni giorno per l’appunto fanno conoscenza».

«E la passione per la conoscenza», continua il Prof. Erez, «è esattamente il 'fuoco' che alimenta questo fare, questa officina del sapere – la nostra Università – in cui mettiamo quotidianamente le nostre energie, per amore e con amore della conoscenza, nella convinzione che essa rappresenti una via per il futuro».

 

Il mito di Prometeo

Le considerazioni del Rettore ci riportano a un noto mito, quello di Prometeo. Prometeo portò al genere umano non solo il fuoco e dunque la tecnologia, ma anche la matematica, la scrittura e l'astronomia. In altre parole, la conoscenza in senso lato. Il celebre furto del fuoco – simbolo tanto della techne quanto dell’episteme, tanto dell'ars quanto della scientia – fu d'altra parte perpetrato in un luogo alquanto emblematico: l'"officina" condivisa da Efesto, il dio diremmo del "know-how", e da Atena, la dea diremmo della conoscenza in ogni sua espressione. E come sottolinea Giovanni Boccaccio nella sua intensa e "umanistica" riscrittura del mito, il contributo di Prometeo, l'"huomo dotto" spinto costantemente dall'impeto di raggiungere la "cognitione delle cose", fu proprio ciò che permise agli essere umani di riscattarsi dalla loro "ferocità" e "soverchia rozzezza" e di rinascere nel segno di "humanità & scienza". 

Prometeo viene così a incarnare la conoscenza in senso lato e profondissimo, esprimendo non solo il ruolo cruciale della conoscenza per così dire "applicata" nello sviluppo materiale della società, ma anche e soprattutto il significato sostanziale che la conoscenza tout court ricopre nel definire l’essenza stessa dell’umanità. 

 

Un'officina del sapere

Parlare di un'officina del sapere significa richiamarsi proprio alla dimensione plurale e fondamentale della conoscenza che il mito ci consegna anche attraverso un’altra figura, quella del "demiurgo", il divino "artefice" descritto da Platone che ha il compito di tradurre il mondo delle idee in azione nel mondo. Il "demiurgo" ("artefice", "artigiano"), d'altro canto, è etimologicamente chi "lavora a favore del demos, della comunità". 

«Un'università, come detto, è per definizione un'istituzione dedita allo sviluppo e alla trasmissione della conoscenza a servizio della comunità», ricorda il nostro Rettore. «È un luogo di ricerca della verità e di pensiero critico, di universalità e di unicità, dove si sviluppa un sapere che deve sì restare libero e fine in primo luogo a sé stesso, ma che implica anche la responsabilità di essere condiviso a favore della società – il fuoco rubato nel cielo va portato sulla terra, per far sì che la conoscenza contribuisca davvero a quel progresso scientifico, culturale e tecnico da cui siamo convinti dipendano in larga misura il nostro oggi e il nostro domani». 

 

USI25 
 
«Il 25esimo anniversario dell’USI», conclude il Rettore, «rappresenta un'occasione importante per sottolineare proprio il nostro ‘essere Università’. Durante tutto il 2021 proporremo così diverse iniziative raccolte intorno a due filoni tematici: ‘USI is U’, per raccontare un’università unica e inaspettata dove da 25 anni si può coltivare il proprio potenziale nell’incontro e nel dialogo; e ‘Facciamo conoscenza’, nel duplice significato di approfondire la reciproca conoscenza tra il nostro ateneo e il territorio e di sottolineare il contributo della nostra Università allo sviluppo della conoscenza, il nostro essere un’officina del sapere che, sulle orme di Prometeo e del demiurgo, esprime non solo l’amore per la conoscenza, ma anche e soprattutto la conoscenza come amore, per l’umanità e il suo destino». 

 

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