Si confermano buoni i risultati al Fondo Nazionale

eaf862be16b617617b65efa6fa679904.jpeg

Servizio comunicazione istituzionale

7 Dicembre 2017

Nel contesto della prima delle due tornate annuali del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica i progetti candidati dall’USI hanno ottenuto un buon tasso di successo, pari quasi al 60%.

Questo buon risultato è dovuto principalmente all’area biomedica, con l’Istituto di ricerche in biomedicina (IRB) e l’Istituto di ricerche oncologiche (IOR) che hanno ottenuto cinque progetti di ricerca, spaziando dalla diversificazione degli anticorpi (Antonio Lanzavecchia) alla risposta immunitaria (Santiago Fernandez Gonzalez), dalla stabilità del genoma (Petr Cejka) al potenziale patogeno dei linfociti T (Silvia Monticelli), fino a cure innovative per il cancro alla prostata (Andrea Alimonti).

Nell’area delle scienze della comunicazione sono tre i progetti sostenuti in questa tornata: sull’impatto dell’utilizzo degli smartphone da parte degli adolescenti (Anne-Linda Camerini), sui processi identitari legati ai flussi migratori (Jolanta Drzewiecka) e sul monitoraggio automatico delle norme e degli accordi relativi alle risorse digitali (Nicoletta Fornara).

In ambito economico è stato poi finanziato un progetto di ricerca sulla formazione dei prezzi nei mercati azionari (Francesco Franzoni), mentre nel campo delle scienze informatiche sono stati premiati due progetti sulla qualità del codice creato in crowdsourcing (Gabriele Bavota) e su di nuovo approccio di analisi ai sistemi scalabili e ad altra disponibilità (Fernando Pedone). Da segnalare infine il progetto vinto dall’Istituto Ricerche Solari Locarno (associato all’USI), che verterà sulla sensibilità magnetica delle linee cromosferiche del sole (Luca Belluzzi)

Complessivamente i 12 progetti sono finanziati con 6,5 milioni di franchi.